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Sports Village on Tour – San Felice sul Panaro (MO) 19 maggio 2013

" Ci sono eventi nella vita di un uomo che ne cambiano il destino, senza che nulla si possa fare per contrastarne la natura stravolgente. È stato così per anni, secoli e lo sarà sempre. La storia dei popoli ha mutato cammino al verificarsi di catastrofi naturali, ricominciando dal dolore, dalla rabbia e dalla voglia di rinascita. È stato così anche per le popolazioni emiliane colpite il 20 maggio 2012 da un violento evento sismico, come sempre inaspettato e distruttivo. I danni riportati e quantificabili sono innumerevoli, ma ancor di più quelli che si nascondono negli animi delle persone. Il terremoto non solo distrugge ciò che
l’uomo costruisce, case, strade, edifici, ma crea un danno ancora maggiore, intacca, se non demolisce, ciò su cui l’uomo basa la propria esistenza, le proprie sicurezze, il realizzare i propri sogni, sapere che avrà un futuro. Quando abitavo ad Augusta (SR) ho vissuto, il 13 dicembre 1990, h 01:25, un interminabile terremoto ondulatorio-sossultorio, 45” secondi, di intensità 7,1 della scala Mercalli, terremoto che oltre a radere a suolo antiche città cattedrali del barocco siciliano ha causato 17 vittime e più di 15.000 senzatetto: il “Terremoto dei silenzi”. A distanza di 20 anni ci sono persone che non dormono più la notte, che si sono rifugiate nelle campagne rifiutandosi di vivere in città, che soffrono di depressione, famiglie di 4-5 persone che vivono ancora nelle unità abitative di primo soccorso.


Tutto questo è un danno incommensurabile che spesso viene considerato poco nell’opera di ricostruzione. Proprio in quest’ottica, appreso della tragedia emiliana, ho avvertito l’esigenza morale di dover fare qualcosa, di aiutare chi in quel momento vedeva i propri sogni soffocati dalle macerie. Da sportivo, prima come atleta azzurro ed ora come preparatore atletico, sono cosciente della forza aggregante che può avere lo sport e dell’energia che trasmette ed ho quindi pensato di organizzare una giornata con tutte le espressioni dello sport dedicata agli emiliani, e svolta in uno dei comuni terremotati.


Ho condiviso l’idea con alcuni colleghi universitari, Sabrina Mecozzi, Massimiliano Sellini e Andrea Poli, i quali hanno sposato subito l’iniziativa e abbiamo deciso di farci sostenere dalla Facoltà di Medina corso di Laurea in Scienze Motorie dell’Università di Roma “Tor Vergata” nella persona del Preside il

Prof. Lombardo e abbiamo contattato la Dott.ssa Francesca Neroni, responsabile Ufficio Formazione, Seminari ed Eventi SM di “Tor Vergata” la quale si è sin da subito mostrata molto entusiasta di sostenere questa iniziativa.


I mesi successivi ci hanno visti impegnati su molti fronti: sopralluoghi nei comuni emiliani per scegliere la location, contatti con il Coni Modena, meeting con le amministrazioni emiliane, accordi con la Protezione Civile Emilia Romagna e tanto altro fino a stabilire, di comune accordo con il vice-sindaco Giovanni Giovannelli, una data, un luogo ed un nome: “Sports Village on Tour” – San Felice sul Panaro, 14 ottobre 2012.


Se il lavoro svolto fin ora sembrava arduo, ancor di più lo è stato quello dei mesi successivi. Il voler creare un villaggio sportivo interamente gratuito per tutti gli abitanti dei comuni terremotati richiedeva un dispendio di forze umane e di denaro non irrisorio e se immediata ed entusiastica è stata la collaborazione e la voglia di partecipare in qualità di  volontari dei nostri colleghi universitari meno facile è stata la ricerca dei fondi economici.
Su suggerimento della Dott.ssa Neroni abbiamo creato una partnership con la A.S.D. SportLab, nella persona di Giuseppina Ciociola, che ci ha sostenuti nella realizzazione del progetto non solo mettendoci in contatto con molte realtà che operano nel sociale ma anche fattivamente mettendoci a disposizioni alcune attrezzature sportive.


Agosto 2012 sarà un mese che non verrà mai scordato da me e Sabrina che, nella ricerca di sponsorizzazioni e fondi, abbiamo contattato tutti gli Istituti di Credito italiani, tutte le squadre di calcio di serie A e B, tutti i grandi franchising, tutte le catene di distribuzione alimentare, tutti le case farmaceutiche, tutte le case automobilistiche, tutte le società sportive professionistiche e dilettantistiche emiliane e laziali, tutte le case di distribuzione “acqua”, tutti i più grandi marchi di giocattoli, di abbigliamento, di elettronica, tutti. Abbiamo mandato più di 1000 email, 400 fax e fatto oltre 600 telefonate. Si sono mostrate interessate pochissime società (Crayola, Oleifici Mataluni, Balconi dolciaria, Nostromo spa e Bricocenter), tutto il resto…è noia. Ma non ci siamo arresi e informati i  colleghi universitari della critica situazione economica con cui ci accingevamo ad affrontare questa esperienze abbiamo scoperto che è dalle persone più inaspettate che arrivano i grandi gesti di solidarietà: i volontari avevano deciso, infatti, di farsi carico delle spese necessarie per recarsi a San Felice sul Panaro.


L’organizzazione procedeva spedita quando il nostro entusiasmo fu bruscamente interrotto dalla decisione della Protezione Civile Emilia Romagna di liminare tutte le tendopoli presenti nel territorio entro la fine di settembre. Ciò voleva significare, per i Comuni interessati far fronte ad un ulteriore emergenza: trovare un alloggio alle centinaia di famiglie sfollate prima che giungesse il freddo autunnale. Massimo Bondioli, Assessore allo Sport di San Felice sul Panaro, che fino a quel momento si era reso più che disponibile affinchè “Sport Village on Tour” potesse riportare gli abitanti di San Felice, e non solo, a rivivere il centro della città, mi chiese esplicitamente di posticipare l’evento poiché l’Amministrazione e le squadre di volontari erano impegnati allo stremo delle loro
forze nella ricostruzione di nuovi alloggi. Non potevamo non accogliere la richiesta. Fu fissata una nuova data, 19 maggio 2013. Questo posticipo ci dava maggior tempo per la raccolta di fondi ed abbiamo organizzato un’estrazione a premi: gadgets donati da campioni di diverse discipline sportive (Fabrizio Donato-salto triplo; Stefano ManiscalcoLuigi Busà-Karatè; Niccolò Campriani-tiro a segno; Valerio Aspromonte-scherma), dal Circolo Canottieri Lazio e dal brand “Carlo Pignatelli”.


Ma questo slittamento di data nascondeva più di un risvolto meno piacevole: dei tre partner che si erano offerti di collaborare con noi attraverso la fornitura di materiali solo la Crayola e Bricocenter hanno confermato il loro interesse; la Protezione Civile, non essendoci più la situazione di “prima emergenza”, non poteva più collaborare con noi; la date dell’evento coincideva con lo sciopero indetto dai trasportatori e magazzinieri della società di “Corrieri” e quindi si aggiungeva il problema di come recapitare le attrezzature sportive a San Felice sul Panaro; infine, non meno importante, molti studenti volontari tra
cui alcuni responsabili di aree fitness non hanno potuto partecipare poiché il mese di maggio è, come noto, il periodo di comunioni-cresime e matrimoni.

Non ci sembrava vero, ogni qualvolta credevamo di aver risolto un problema ne sbucavano fuori due, è stata una messa alla prova della nostra forza di volontà. Ma non ci siamo abbattuti, anzi, abbiamo intensificato ancora di più il nostro impegno, i nostri sforzi. Si lavora al progetto tutto il giorno, con riunioni telefoniche tra noi organizzatori anche alle h 03:00 di notte. Convinti della nostra idea, di quello che di bello stavamo realizzando, non abbiamo mollato, non abbiamo mai perso le speranze e tutti i volontari ci sono stati di grande supporto morale e non solo. Ognuno ha contribuito per come poteva, scomodando
le proprie conoscenze, le proprie amicizie e gli stessi familiari con un obiettivo comune: raccogliere fondi e trovar i mezzi per recarci a Modena.


L’idea dell’estrazione premi, intanto, stava portando i propri frutti. Sono stati venduti più di 450 biglietti per un totale di quasi 1.000€, ma non erano ancora sufficienti per noleggiare il bus che ci avrebbe portati a San Felice. Noleggiare il bus no, ma coprire le spese di benzina ed autostrada per le autovetture si. Ma restava il problema di come trasportare le attrezzature sportive dateci dalla SportLab, dalle associazioni sportive e dalle Federazioni. E in questo senso provvidenziale è stato l’aiuto del C.I.P. e dell’Associazione per l’Oncologia pediatrica Onlus “Il Cuore di Cristiano” che ci hanno prestato i loro mezzi
consentendoci di trasportare tutta l’attrezzatura di grandi dimensioni: tatami, porte di calcio, set di badminton, reti da pallavolo e gazebi. Eravamo pronti.

 

Ultimo briefing con tutti i volontari qualche giorno prima della partenza, ultime conferme con gli sponsor, con le associazioni emiliane che hanno partecipato all’evento, con l’Assessore Bondioli, con i referenti SportLab e “Tor Vergata” ed eccoci al 18 maggio 2012, convocazione per tutti alle 14:00 nei pressi della facoltà, le attrezzature sono state già stipate nei porta bagagli e nei pulmini: si parte.


Una carovana di 4 macchine, 2 pulmini colmi di attrezzature sportive e viveri, 24 uomini e tanto tanto entusiasmo. Se per molti quello è stato l’inizio  dell’ avventura, per me e Sabrina era l’epilogo di tanti e tanti mesi di lavoro, il più era fatto…ora veniva la parte più bella e divertente della nostra “folle” idea. "

" Giunti a San Felice sul Panaro, dopo 5 ore di viaggio, ad accoglierci, con l’aria un po’incredula e speranzosa, c’è l’Ass. Bondioli che, dopo un breve sopralluogo, mi consegnale chiavi della palestra della scuola elementare dove passeremo la notte e della cucina delcircolo sportivo dove prepareremo i nostri pasti. Mentre gli studenti scaricano l’attrezzaturanecessaria per prepararsi a trascorrere la notte in palestra, mi allontano con Bondioli persentire le sue impressioni. Mi confida che non è stato facile trovare la collaborazione delleassociazioni sportive e degli abitanti locali che per la paura di continue scosse sismichehanno abbandonato il centro storico del paese andando a vivere nelle campagne limitrofe.Ed effettivamente il paese è vuoto. Facendo un sopralluogo nelle piazze che sarebberostate la nostra location ci accorgiamo che molti, troppi sono ancora i palazzi e le caseabbandonate, le saracinesche dei negozi chiuse. Per le strade solo impalcature, un solobar aperto con cinque ragazzi seduti ad un tavolino. In un portico, come tanti lenzuoli stesial sole, i disegni dei bambini di San Felice che ritraggono il loro paese violentato dalterremoto. "


 

 

" Preparati i materassini gonfiabili ed isacchi a pelo per affrontare la notte, ci rechiamo al circolo sportivo perpreparare la cena. Anche qui nonmancano gli inconvenienti ma, comesi sa, in un gruppo di 24 persone  diventano pretesto per scherzarci sopra e ridere fino a tarda notte. 

 

La sveglia suona alle 07:00, si disfano i “letti” e ci rechiamo in piazza Ettore Piva. La pioggia rallenta l’allestimento dei campi ed anche il nostro entusiasmo. Intanto organizziamo tutte le attività al coperto: la postazione del Dj, i tavoli per gli scacchi, l’area fitness, massaggi shiatzu, tennis tavolo, freccette sono pronti. L’inizio attività è da programma fissato alle 9:30, ma il cielo è ancora nero e la piazza è vuota. 

 

Verso le 10:15 un corriere ci consegna 4 immensi pacchi della Crayola per un totale di 14mq di giocattoli e attività per i bambini. Una prima buona notizia a cui ne segue una ancora più bella: stava uscendo il sole. Tutti i volontari si attivano ad allestire ognuno la propria area di assegnazione, vengono montati più di 10 gazebi, 4 porte da calcio, 2 reti da pallavolo, 2 reti da badminton, 2 canestri da basket, due campi da bocce, 2 aree per i vortex, un area per la scherma, un campo di tennis propedeutico, un area per i giochi da strada e più aree venivano allestite e più persone si fermavano a giocare… lo “SportVillage on Tour” era realtà."


 

 

" Il pomeriggio, come previsto, è stato il momento di massima affluenza, erano presenti circa 800 persone, questo grazie anche alle dimostrazioni di karate, step, di pole-dance e alle partite di basket che avevamo organizzato con le associazioni locali. Importante èstata la presenza dei media e del Sindaco di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestrini, cheha ufficializzato l’evento e ci ha personalmente ringraziato per un gesto così nobile che un gruppo di studenti romani ha voluto realizzare per i suoi concittadini. Ma ancor più significativi sono stati i sorrisi dei bambini di San Felice che ci hanno ripagato di tutti gli sforzi fatti per la realizzazione del primo “Sport Village on Tour”."


 

 

" Un ringraziamento è doveroso verso coloro i quali senza il loro supporto tutto questosarebbe stato solo una folle idea:

Francesca Neroni; Giuseppina Ciociola; Massimo Bondioli; Alfredo Reggiani; Crayola;Flavio Di Giorgio “Bricocenter Prati Fiscali Roma”; Juri Maruyama “Federazione ItalianaBadminton”; Ettore Bergamini “Tennis tavolo – Polisportiva Unione 90 C.I.P.”; LoredanaVanni “Il Cuore di Cristiano”; Simone Gaetani; Paolo Pasqualoni; Paolo De Biagi “ComitatoRegionale Emilia-Romagna Scacchi - A.S.D. Lolli”; Luana Rodano, Elisa Gozzi, VaniaBiolchini “Pole Dance & Pole Fitness Studio”; Claudio Tusini “Chikara Shotokan KARATE”;Francesco Fregni “Pol. Unione 90 Basket” ; Luca Alesandrini “Fiji Federazione ItalianaJianzi-Shuttlecock; Luigi Palma “Circolo Canottieri Lazio”; Enrico Poli; Francesco Fallarino“Carlo Pignatelli”; Luigi Busà, Stefano Maniscalco; Fabrizio Donato; Niccolò Campriani;Valerio Aspromonte; Martina Antrilli; Matteo Bucciarelli; Riccardo Cametti; LorenzoCapuano; Giacomo Casasola; Francesco Cerroni; Emanuele Di Trolio; Antonio Foti;Riccardo Gaspari; Matteo Giglio; Francesca Maccaroni; Marco Mandara; Matteo Moscato;Nicholas Novelli; Francesca Paglia; Andrea Pellegrini; Mattia Picariello; PrincipatoRoberto; Luca Teti; Nicolas Todaro; Giorgio Trotta.

 

Ma ancor di più vorrei ringraziare tutti coloro che ci hanno rifiutato un aiuto: avete alimentato la nostra caparbietà, la nostra convinzione che i gesti più grandi spessoarrivano dai più piccoli.

 

Grazie a tutti di cuore"

 

Gianpaolo QUARTA - Sabrina MECOZZI - Andrea POLI


 

 

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